Con
l’entusiasmo e l’ingenuità della gioventù, la donna si getta nell’impresa senza
domandarsi come mai non ci abbia pensato qualcuno prima di lei. L’attività è in
stato di abbandono da anni, zero infrastrutture e zero clienti, ma è uno dei
cantieri più grandi della zona e ha un potenziale immenso.
Viola,
insieme al compagno e alla propria famiglia, si rimbocca le maniche, investe
cifre importanti e in breve tempo riavvia l’azienda. E qui, l’amara sorpresa.
La
malavita esiste anche nel civile Nord, indossa giacca e cravatta e non spara ma
non per questo è meno temibile. È mafia imprenditoriale, mira al controllo
economico del territorio, gode della compiacenza delle istituzioni locali.
Nelle sue fila conta professionisti, avvocati, commercialisti, forze
dell’ordine, esponenti politici, funzionari pubblici, perfino il sistema
giudiziario. Un mostro dalle mille teste contro il quale la protagonista
combatte con caparbietà e coraggio tutte femminili per difendere la propria
azienda, fino al finale, terribile e grottesco, come è terribile e grottesca la
nostra povera Italia.
dopo averne sentito parlare tantissimo,,...non vedo l'ora di leggerlo...e poi ti dirò il francesca-pensiero......................un abbraccio forte ele!!!!
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